CONTESTO
IL PROBLEMA DELLE MIGRAZIONI E DEI RIMPATRI NEL SOUTH WOLLO
L'Etiopia è un Paese di origine, destinazione e transito di flussi migratori misti. Il flusso migratorio degli etiopi verso altri Paesi è complesso e coinvolge migranti regolari e irregolari. Numerose sono le vittime della tratta e i migranti che si affidano ai contrabbandieri per arrivare a destinazione.
In termini numerici, si stima che più di 1,5 milioni di etiopi vivano all'estero come migranti e rifugiati, con diverse migliaia di etiopi che migrano ogni anno e duecentomila donne impiegate come lavoratrici domestiche in Medio Oriente. Il 60% dell'intero fenomeno migratorio - in particolare dall'Amhara - è caratterizzato da donne, soprattutto verso il Medio Oriente.
Il progetto interviene in due aree distinte del Paese - la città di Addis Abeba e la zona di South Wollo, diverse per caratteristiche, ma comunque fortemente connesse dal punto di vista dei fenomeni migratori, in uscita e in entrata nel Paese. In South Wollo, precisamente in Dessiè City e nella woreda di Dessiè Zuria, ci sono circa 4.000 (dati BoLSA) rimpatriati, quasi tutte donne. A seguito del conflitto in Tigray, l'area ha conosciuto inoltre un afflusso di circa 350.000 sfollati interni (IDP) e poi, con l'occupazione della zona da parte del TPLF, grandi devastazioni, saccheggi e molte difficoltà nella gestione delle infrastrutture e dei servizi, oltre a un trauma psicologico collettivo. Ad Addis Abeba, invece, l'intervento si concentrerà nella subcity di Kolfe Keranio, selezionata sulla base dell'elevata presenza numerica di rimpatriati, gruppi vulnerabili, potenziali migranti o giovani disoccupati, e allo stesso tempo di un'insufficiente offerta di servizi di protezione nell'area.